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La viticultura: work in progress!

Terre di Gaia è il nome dato al progetto vitivinicolo della nostra Azienda Agricola.

Il vino e più in generale la viticultura, in realtà, ha da sempre rappresentato la forza trainante che è stata alla base del mio cambiamento personale di vita e nella scelta di avviare un’attività agricola nella mia amata terra natia, incastonata tra mare e Vesuvio.

Qui, una terra sabbiosa fatta di cenere, lapilli e limo, protetta alle sue spalle dal Vulcano e inebriata dal vento marino del golfo di Napoli, è la dimora perfetta delle piccole barbatelle di vite di Caprettone, varietà autoctona a bacca bianca, impiantate a guyot lo scorso Febbraio 2022 proprio su Gaia.

Ma Gaia non è l’unico luogo in cui abbiamo proceduto ad impiantare nuovi vigneti.

Ecco dunque il nome dato al progetto, Terre di Gaia per l’appunto, a voler ricomprendere tutti i micro appezzamenti piantati a vite che lo compongono.

Nello stesso anno, 2022, è stato infatti impiantato un altro piccolo vigneto nel comune di Trecase, Vigna “Don Pascal”, in onore di Pasquale l’anziano viticoltore e custode che l’ha consegnata nelle nostre mani perché ce ne prendessimo cura. Trattasi di una vigna sperimentale allevata ad alberello, di una varietà internazionale a bacca rossa. Questa vigna racchiude i nostri sogni e il nostro folle estro creativo.

Infine, a Gennaio 2023, entra a far parte di Terre di Gaia, un altro vigneto sito sempre nel comune di Trecase, “Vigna Campo di Marte”. Un vigneto che ha una lunga storia, che ha assorbito i turbamenti di chi lo ha fino a quel momento allevato. Per noi si è dimostrato essere una grande prova di amore verso questa coltura. Campo di Marte è una vigna piantata interamente a Piedirosso (altra varietà autoctona vesuviana ma a bacca nera) e già produttiva. Tuttavia, abbiamo deciso di riconvertire una parte del tendone di Piedirosso in filari allevati a guyot di Caprettone, pur mantenendo una porzione di Vigna di Piedirosso già allevata a guyot.

Questa scelta, deriva da un’analisi sulla produttività e qualità del sistema di allevamento del tendone vesuviano e sulla nostra volontà di puntare principalmente sulla varietà Caprettone, credendo fermamente che questa specifica areale vesuviana sia maggiormente vocata alla produzione di uve a bacca bianca e dunque di vini bianchi. 

Ciascuna delle tre vigne che al momento sono inglobate nel progetto Terre di Gaia, ha specifiche caratteristiche pedoclimatiche, sistemi di allevamento diversi, varietà diverse, altitudini ed esposizioni parimenti diverse. Ciascun vigneto ha una storia a sé, ma tutti sono condotti con la medesima filosofia agricola, che è poi la stessa che adottiamo per tutte le nostre colture: pieno rispetto della natura tutta, minimo impatto umano sullo sviluppo delle colture, interventi mirati solo ove necessario e con prodotti naturali o tuttalpiù consentiti in agricoltura biologica.

La nostra visione vitivinicola è quella di arrivare ad un vino che sia innanzitutto espressione di uno specifico territorio, quello vesuviano, che sappia raccontare il suo suolo, il suo profumo, la sua struttura.

Un vino artigianale, onesto, schietto, diretto, libero nell’animo, un vino che indipendentemente da denominazioni, etichette, riconoscimenti o classificazioni varie, restituisca nel bicchiere tutto ciò che un territorio, come quello vesuviano, racconta a chi con rispetto si presta ad ascoltare.     

Il progetto “Terre di Gaia” è ai suoi primi passi, siamo partiti dai vigneti e dalla loro impostazione, piccole pozioni di territorio, Cru per dirla alla francese. Col tempo e con pazienza lo porteremo avanti, insieme col progetto di realizzazione di una piccola cantina che possa venire incontro alle nostre esigenze.

Fino ad allora, per le sperimentazioni e prime vinificazioni siamo ospiti delle cantine che generosamente ci accolgono e ci consentono di portare avanti il nostro lavoro di ricerca e sviluppo.

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